
(Adnkronos) - "Celebriamo oggi la prima Giornata nazionale degli Internati militari italiani nei campi di concentramento tedeschi dopo l’8 settembre del ’43. Nella memoria della Repubblica viene in questo modo impresso, e definito, un segno di grande importanza. Un segno che rafforza - in quanto la completa - la radice della democrazia conquistata dal nostro popolo. E perché rende pienamente onore ai militari italiani che ebbero il coraggio di pronunciare il loro no al nazifascismo, pagando un prezzo personale altissimo e subendo, al termine della guerra, una sorta di oscuramento della loro resistenza, travagliata ed eroica". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando al Quirinale la Giornata degli Internati militari.
"Con quel no ai fascisti di Salò e alle truppe di occupazione - ha rimarcato il capo dello Stato - difesero la dignità e il senso autentico dell’amor di Patria quando lo stesso vertice dello Stato si era dissolto".
"Tra le vicende tragiche seguite all’Armistizio certamente un valore di simbolo di resistenza è stato assunto dallo scontro armato che la Divisione Acqui ingaggiò con le truppe tedesche a Cefalonia e Corfù. Migliaia di italiani caddero tra ufficiali e sottufficiali, tra morti in combattimento e trucidati dopo essere stati fatti prigionieri. È stata Resistenza quella dei militari catturati o uccisi nei Balcani o nelle diverse isole della Grecia, dei militari fatti prigionieri all’arrivo nelle città italiane delle forze occupanti tedesche. Nei no pronunciati allora ci sono ragioni morali e civili, nate certamente dalla fedeltà al giuramento alla corona e all’Italia, rafforzate da ragioni di coscienza e dal senso di umanità e della propria personale dignità", ha detto Mattarella.
"A determinare la scelta di così tanti no - ha sottolineato - vi fu indubbiamente la percezione di un tradimento profondo del regime. Nel farsi vassallo del nazismo il regime rese evidente la distanza dai valori più profondi del popolo italiano. Il fascismo si contrappose di fatto alla nazione e spinse quanti nella cultura patriottica e risorgimentale erano stati formati a cercare una nuova casa da edificare per esprimere i sentimenti del Paese".

(Adnkronos) - Torna la Laver Cup. Oggi, venerdì 19 settembre, comincia l'edizione 2025 del torneo a squadre che contrappone Team Europe e Team World. A San Francisco, in California, sarà protagonista, oltre al nuovo numero uno del mondo Carlos Alcaraz, che ha sorpassato Jannik Sinner battendolo nella finale degli Us Open, anche Flavio Cobolli. Proprio in Laver Cup è andato in scena uno dei siparietti più iconici del tennis italiano, con protagonista Fabio Fognini, che si è ritrovato come allenatori Rafa Nadal e Roger Federer.
È successo tutto nel 2019. Fognini stava affrontando lo statunitense Jack Sock in una partita del singolare ed era sotto nel punteggio. Durante un cambio di campo, mentre si stava cominciando a lamentare, l'azzurro si è ritrovato Nadal e Federer. "Ci sono nuove palline ora, quindi sarà dura, ok?", gli ha detto all'orecchio Roger, "non ti voglio più negativo, ti voglio solo positivo. Se tornerai a rispondere bene, ci riuscirai solo con l'atteggiamento giusto. Lui ha un bel dritto? Ok. Magari è solo fortunato, questo non ci importa".
Quando Fognini ha ricominciato a lamentarsi, è intervenuto Nadal: "Andrà bene, devi crederci. Stai andando bene Fabio, non essere frustrato". "Esatto, non essere frustrato e fagli giocare colpi difficili", ha continuato Federer, "accettalo e continua così, continuiamo a lavorare". Quella partita Fognini l'ha persa in due set con il punteggio di 6-1, 7-6, ma ancora oggi rimane uno dei ricordi a cui è più affezionato.
"Ho subito parlato di Sock, ma Roger mi ha detto: 'No, devi pensare a te stesso.' Poi anche Rafa ha iniziato a parlare", ha raccontato Fognini a Supernova, "avevo due voci nelle orecchie. Sono rientrato in campo più confuso di prima. Mi sono detto: 'Federer e Nadal mi hanno parlato, cosa faccio ora?' Uno a destra, l'altro a sinistra, anche se avessi voluto mandarli a quel paese, non avrei potuto!".
Leggi tutto: Fognini si lamenta, Federer e Nadal diventano allenatori: la scena iconica in Laver Cup
Al Man di Nuoro il progetto itinerante di Ilaria Turba...
Momenti di paura a Monserrato, vigili del fuoco in azione... 
(Adnkronos) - In arrivo una svolta stagionale con forti piogge, violenti temporali, probabili criticità idrogeologiche con la tempesta d'Equinozio. "Ancora 48 ore di sole e caldo, poi è attesa la svolta stagionale. A partire da domenica, una forte perturbazione atlantica si avvicinerà all'Italia. Già dalla serata, - spiega all'Adnkronos Federico Brescia, meteorologo di 'iLMeteo.it' - i primi rovesci colpiranno il ponente ligure e l'alto Piemonte, segnando l'inizio di un deciso peggioramento che porrà fine all'estate".
"Lunedì, il maltempo si estenderà su gran parte del Paese, portando piogge a tratti molto intense e temporali, anche violenti e stazionari. Le aree più a rischio saranno il Piemonte, l'alta Lombardia, la Liguria, la Toscana e il Lazio, dove potrebbero verificarsi criticità idrogeologiche, allagamenti e disagi. Le precipitazioni - continua Brescia - si sposteranno poi verso la Campania a partire da martedì. Anche altrove piogge e rovesci abbondanti saranno possibili, ma con meno rischi".
"Un'altra conseguenza di questa perturbazione sarà il brusco calo delle temperature, che potranno scendere anche di 10°C rispetto ai valori attuali, specialmente al Nord e sulle regioni tirreniche", conclude Brescia.
Leggi tutto: Meteo, in arrivo la tempesta d'Equinozio: le regioni più colpite dal maltempo

(Adnkronos) - In arrivo una svolta stagionale con forti piogge, violenti temporali, probabili criticità idrogeologiche con la tempesta d'Equinozio. "Ancora 48 ore di sole e caldo, poi è attesa la svolta stagionale. A partire da domenica, una forte perturbazione atlantica si avvicinerà all'Italia. Già dalla serata, - spiega all'Adnkronos Federico Brescia, meteorologo di 'iLMeteo.it' - i primi rovesci colpiranno il ponente ligure e l'alto Piemonte, segnando l'inizio di un deciso peggioramento che porrà fine all'estate".
"Lunedì, il maltempo si estenderà su gran parte del Paese, portando piogge a tratti molto intense e temporali, anche violenti e stazionari. Le aree più a rischio saranno il Piemonte, l'alta Lombardia, la Liguria, la Toscana e il Lazio, dove potrebbero verificarsi criticità idrogeologiche, allagamenti e disagi. Le precipitazioni - continua Brescia - si sposteranno poi verso la Campania a partire da martedì. Anche altrove piogge e rovesci abbondanti saranno possibili, ma con meno rischi".
"Un'altra conseguenza di questa perturbazione sarà il brusco calo delle temperature, che potranno scendere anche di 10°C rispetto ai valori attuali, specialmente al Nord e sulle regioni tirreniche", conclude Brescia.

(Adnkronos) - Nell'ultima intervista rilasciata ieri al podcast 'Lo Sperone', Giuseppe Salvatore Riina, figlio del Capo dei capi Totò Riina, ha difeso la figura del padre, "un uomo con la U maiuscola", che "non ha mai ordinato l'omicidio del piccolo Di Matteo" e che nulla ha avuto a che fare con la strage in cui perse la vita il giudice Giovanni Falcone. Parole che hanno provocato diverse reazioni indignate, ma che non sono nuove per il terzo dei quattro figli della coppia Totò Riina-Ninetta Bagarella le cui dichiarazioni, nel tempo, hanno sempre scatenato polemiche.
Nato nel 1977, quando il boss di Corleone era già latitante da otto anni, 'Salvuccio' è stato arrestato nel 2002 e condannato a una pena a otto anni e 10 mesi per associazione mafiosa (il fratello Giovanni è stato arrestato nel 1996 ed è stato condannato all'ergastolo). Dopo il carcere, ha fatto un periodo di sorveglianza speciale tra il Veneto e l'Abruzzo e nel 2023 è tornato a vivere a Corleone.
Il terzogenito di Riina non ha mai rinnegato né il padre né la sua famiglia che anzi ha celebrato nella biografia 'The house of Riina, family life' pubblicata nel 2016 e tradotta poi anche in inglese. "Quello che sono diventato lo devo ai miei genitori che non mi hanno fatto mancare nulla" ha scritto nel libro.
Nel 2024 si è sposato, probabilmente in Spagna, con Elena ma la festa di nozze si è svolta nella sua Corleone, in un ristorante in contrada Piano Schiera. Presente tutta la famiglia, le sorelle Maria Concetta e Lucia e la madre Ninetta Bagarella, ad eccezione del fratello Giovanni all'ergastolo. Oggi Salvuccio vive in Spagna.
Leggi tutto: 'Salvuccio' Riina, chi è il figlio del Capo dei capi dalle dichiarazioni choc

(Adnkronos) - Si chiude oggi la tre giorni del XXII Convegno Nazionale del CoDAU che ha messo al centro il tema della coopetizione universitaria, ovvero della capacità di costruire strategie che coniughino collaborazione e competizione, generando risultati di valore condiviso. Hanno partecipato più di 80 istituzioni universitarie, con 350 rappresentanti, tra direttori generali e dirigenti.
All’apertura dopo l’intervento del Presidente del CoDAU, Alberto Scuttari, è intervenuto a nome del Governo il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha ricordato che il CoDAU è sempre stato il primo comunicatore del cambiamento e ha contribuito ad affrontare momenti di grande difficoltà. È molto importane che il perdonale tecnico, amministrativo e bibliotecario segua, insieme ai professori e agli studenti, qual e processo di internazionalizzazione che è fondamentale per la vita dell’università.
La Presidente CRUI, Giovanna Iannantuoni, ha ricordato il ruolo primario delle università come motore di accelerazione e osservato che tutti insieme possiamo costruire un’università più forte per un Paese migliore, raccogliendo le sfide che si apriranno nel periodo dopo il PNRR per garantire a tutti i nostri giovani l’opportunità dell’alta formazione.
I temi centrali dei numerosi seminari svoltisi nei giorni seguenti hanno affrontato, con la moderazione di autorevoli giornalisti, i temi della governance, della gestione delle infrastrutture, della collaborazione con i territori, delle nuove competenze e della formazione sanitaria.
Al convegno hanno partecipato anche delegazioni internazionali con un momento dedicato al confronto con le esperienze di Gran Bretagna, Francia e Finlandia. Le università italiane, diverse per storia, dimensioni, governance e collocazione territoriale, si trovano oggi di fronte a una scelta cruciale: agire come attori isolati o come squadra. La cooperazione nella ricerca scientifica, lo sviluppo di programmi didattici comuni, la condivisione di infrastrutture e l’internazionalizzazione rappresentano esempi concreti di come la collaborazione possa rafforzare l’intero sistema.
Negli ultimi anni, il PNRR ha garantito risorse straordinarie, incrementando il finanziamento pubblico agli Atenei. Tuttavia, l’esaurirsi di questa spinta apre nuove sfide, in ragione dei costi cresciuti a causa dell’incremento del personale di ricerca e della gestione delle nuove infrastrutture. A ciò si aggiunge l’impatto del progressivo calo demografico, che presto si rifletterà anche sul sistema universitario.
La sostenibilità del sistema universitario dipenderà, nel medio periodo, da tre fattori chiave: il livello del finanziamento pubblico ordinario, la capacità di attrarre risorse esterne da destinare a sviluppo e innovazione, la solidità manageriale nella gestione di questa nuova fase.
Sul fronte del finanziamento pubblico, il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) ha raggiunto i massimi degli ultimi 15 anni, ma è anche cambiata la struttura dei bilanci con l’aumento dei costi fissi. Restano margini di miglioramento anche nella flessibilità di utilizzo delle risorse, così da garantire maggiore autonomia agli Atenei e sostenere progetti collaborativi di lungo periodo per fronteggiare le sfide, premiando i risultati conseguiti.
Quanto alla capacità di attrazione di risorse competitive, i progressi degli ultimi anni sono stati significativi, ma il divario con la media europea resta ampio e gli Atenei devono sfruttare i risultati di tali finanziamenti anche per alimentare gli investimenti previsti dalle strategie di sistema. A ciò si aggiunge la necessità di competenze adeguate per la gestione di progetti complessi e infrastrutture di frontiera. Qui emergono ancora vincoli normativi e finanziari che limitano il reclutamento e la crescita professionale delle persone.
In questo contesto, la collaborazione tra università diventa sempre più decisiva per garantire una prospettiva istituzionale che coniughi qualità, equità di accesso, ricerca, innovazione didattica, utilizzo strategico delle tecnologie e sviluppo infrastrutturale, fisico e digitale. Un ulteriore ambito strategico è rappresentato dal rapporto con i territori: solo rafforzando le relazioni con le istituzioni e comunità locali sarà possibile generare impatti positivi sul diritto allo studio e sulla vita degli studenti, anche attraverso servizi residenziali, sociali e sportivi di qualità.
“Guardando al futuro”, afferma il Presidente del CoDAU, Alberto Scuttari “le università, anche per cluster omogeni, dovranno farsi carico di preservare e sviluppare il proprio ecosistema, con l’obiettivo di creare valore pubblico mediante la formazione delle nuove generazioni, garantendo equità di accesso e attraendo risorse umane, finanziarie e tecnologiche”.

(Adnkronos) - Flavio Cobolli 'imita' Carlos Alcaraz e si fa biondo? Il tennista azzurro, compagno di squadra dello spagnolo nella Laver Cup 2025, al via oggi, venerdì 19 settembre, ha fatto una promessa in vista del torneo e, soprattutto, del derby della Capitale tra Roma, di cui è tifosissimo, e Lazio, in programma domenica 21 alle 12.30 allo stadio Olimpico.
A Casper Ruud, tennista norvegese che rappresenterà anche lui il Team Europe, è stato chiesto chi dovrebbe essere secondo lui il prossimo giocatore del circuito a sfoggiare un nuovo look biondo dopo Carlos Alcaraz, che ha festeggiato proprio così la vittoria degli Us Open, dove ha battuto Jannik Sinner in finale. Nessun dubbio per Ruud: "Ho a fianco a me un ragazzo italiano che ha stile e potrebbe farsi biondo. Ha anche gli occhi azzurri", ha detto ai microfoni dell'Atp, sorridendo e indicando Cobolli.
A quel punto è intervenuto l'azzurro, salito al 25esimo posto del ranking, che ha promesso: "Se la Roma vince il derby con la Lazio e noi vinciamo la Laver Cup mi faccio biondo", con il patto sigillato da una stretta di mano tra i due e tanti sorrisi.
Leggi tutto: Cobolli si fa biondo? "Solo se la Roma vince derby e noi la Laver Cup"

(Adnkronos) - La ventiduesima edizione del Convegno Nazionale del CoDAU, ospitata presso l’Università Bocconi, ha aperto un altro giorno di lavori dedicati alla competizione e alla collaborazione tra atenei italiani. L’evento, organizzato per la prima volta in sinergia tra Bocconi e Università Cattolica, ha visto l’intervento di Martina Riva, Assessora allo Sport, Turismo e Giovani del Comune di Milano, che ha sottolineato il ruolo strategico delle università come cuore pulsante della città e l’importanza di una collaborazione sempre più stretta tra istituzioni accademiche e amministrative per affrontare le sfide urbane.
“È un onore per Milano ospitare il CoDAU. La nostra è una città universitaria con oltre 210 mila studenti, che su una popolazione di un milione e quattro rappresentano il tessuto principale della città, quello a cui dobbiamo dedicarci”, ha dichiarato l’Assessora Riva. “Milano inaugurerà a brevissimo il Villaggio Olimpico, che subito dopo le Paralimpiadi diventerà uno studentato con 1700 posti letto, una risposta concreta al bisogno di alloggi per rendere la città inclusiva e attenta alla coesione sociale”.
Riva, ex studentessa milanese, ha espresso gratitudine per il contributo delle università non solo nella formazione, ma anche nell’organizzazione di eventi culturali, nella riqualificazione degli impianti sportivi e nell’attrazione di fondi per opere pubbliche al servizio della cittadinanza. “Abbiamo bisogno che il Comune di Milano e le università lavorino sempre più insieme per affrontare con serietà e competenza le emergenze della nostra città, prima fra tutte quella abitativa per gli studenti e quella di trattenere i talenti sul nostro territorio, dopo averli formati in modo eccellente come avviene nelle università milanesi”, ha aggiunto, augurando buon lavoro alle autorità accademiche presenti.
Il CoDAU 2025 si conferma un momento cruciale per rafforzare il dialogo tra atenei e istituzioni locali, con l’obiettivo di rendere Milano e il sistema universitario italiano sempre più attrattivi, inclusivi e capaci di rispondere alle esigenze delle nuove generazioni, in un contesto di sfide globali e opportunità come quelle legate al post-PNRR e all’internazionalizzazione.
Leggi tutto: Codau 2025, Milano città universitaria al centro del dialogo tra atenei e istituzioni
Il 20 e 21 interruzione tra Cagliari e Decimomannu... 
(Adnkronos) - Al 22° Convegno Nazionale del CoDAU, in corso a Milano presso l’Università Bocconi, si è tenuto il panel dedicato a “Università e città”, un momento di riflessione sul ruolo sinergico degli atenei nel tessuto urbano. Antonella Polimeni, Rettrice della Sapienza Università di Roma, ha partecipato con grande entusiasmo, enfatizzando l’importanza di un’osmosi continua tra università e contesti urbani, dove le cosiddette terza e quarta missione – trasferimento delle conoscenze e contribuzione alla formazione di cittadini attivi – rappresentano la forza propulsiva degli atenei come driver di rigenerazione e innovazione.
“Credo che l’aspetto più importante da sottolineare sia come le università e le città, all’interno delle quali insistono gli atenei, debbano lavorare in grande osmosi”, ha dichiarato la Rettrice Polimeni durante il panel. “In particolare, la terza e la quarta missione dell’università, ovvero il trasferimento delle conoscenze e la contribuzione fondamentale alla formazione di cittadini e cittadine, rappresentano il valore aggiunto dell’università nella città, così come la loro forza nell’essere driver di rigenerazione urbana e di competenze che in maniera multidisciplinare e transdisciplinare lavorano con le istituzioni”.
Le parole della Rettrice Polimeni, prima donna a guidare la Sapienza, sottolineano come questa integrazione non sia solo un’opportunità, ma una necessità per affrontare le sfide contemporanee, dal calo demografico al post-PNRR, promuovendo un modello di università aperta e inclusiva che valorizzi il dialogo con le amministrazioni locali per una rigenerazione urbana sostenibile e multidisciplinare.
Il CoDAU 2025, con oltre 300 partecipanti tra direttori generali, rettori e rappresentanti istituzionali, continua a delineare strategie per un sistema universitario italiano più coeso e impattante sul territorio, rafforzando il legame tra atenei e città come leva per l’innovazione sociale e culturale.

(Adnkronos) - Vittoria di Rai1 nella prime time di ieri sera. La prima puntata di 'Jukebox – La Notte delle Hit' con alla conduzione la coppia formata da Antonella Clerici e Clementino ha ottenuto infatti 2.517.000 telespettatori raggiungendo uno share del 17,9%. Secondo gradino del podio per Canale 5 con 'Elodie San Siro' che ha totalizzato 1.420.000 telespettatori e uno share del 10%. Terzo posto per Italia1 con 'Citadel' visto da 817.000 telespettatori con il 4,9% di share.
Fuori dal podio su Retequattro 'Dritto e Rovescio' ha interessato 733.000 telespettatori (6% di share) mentre su La7 Piazzapulita è stata seguita da 712.000 telespettatori raggiungendo il 5,8% di share. Su Rai2 'Ore 14 Sera' ha raggiunto 688.000 telespettatori (share del 5,5%) e su Rai3 il film 'Per tutta la vita' è stato seguito da 628.000 telespettatori (share del 3,6%). Su Tv8 'Il vento del perdono' ha realizzato 370.000 telespettatori (2,3% di share) mentre sul Nove 'Nove Comedy Club con Maschio Caucasico Irrisolto' di Antonio Ornano è stato visto da 299.000 telespettatori pari all'1,9% di share.
'La Ruota della Fortuna' su Canale5 si aggiudica ancora una volta l'access prime time con 4.809.000 telespettatori pari al 24,6% mentre su Rai1 'Affari Tuoi' totalizza 3.941.000 telespettatori e uno share del 20,1%.

(Adnkronos) - “Da sempre supportiamo gli atenei nei processi di digitalizzazione e nell’esecuzione sicura e anonima dei test attraverso tablet e un software proprietario che consente di snellire le procedure di selezione, garantendo trasparenza a tutto il processo”, ha dichiarato Daniele Righi, General Manager di Dromedian, realtà di cui Recrytera fa parte. Attiva da cinque anni nella digitalizzazione dei processi di reclutamento a supporto della pubblica amministrazione, ha deciso di prendere parte al CoDAU 2025, Convegno dei Nazionale dei Direttori generali delle Amministrazioni Universitarie, per ribadire il proprio impegno e attenzione verso il mondo universitario e il settore education.
“Parliamo di procedure di reclutamento, ovvero processi di selezione del personale che devono essere trasparenti, anonimi e sicuri. Attraverso una piattaforma brevettata e qualificata con il massimo livello di sicurezza dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) forniamo il nostro contributo alla trasformazione digitale del settore pubblico”, ha aggiunto Daniele Righi.
Il sistema sviluppato da Recrytera ha già permesso di testare oltre 4 milioni di candidati in presenza in tutta Italia, consolidandosi come una best practice riconosciuta a livello internazionale. L’azienda guarda ora oltre i confini nazionali: “Stiamo lavorando anche all’estero, con una visione di crescita internazionale che poggia su una expertise maturata in questi anni e sulla validità del nostro modello di lavoro”, ha concluso Righi.

(Adnkronos) - "Quella di oggi è una giornata molto importante per la comunità di persone affette da malattie neuromuscolari, un luogo per dare continuità con l'idea di ritornare al proprio domicilio nonostante la complessità della malattia, attraverso innovazione, attraverso un sostegno clinico-terapeutico adeguato a far sì che le persone in quel periodo di sollievo possano ricaricare quelle che sono le loro ambizioni di vita e dare speranza nonostante una malattia complessa come sono quelle neuromuscolari". Così Alberto Fontana, segretario dei Centri Nemo, intervenuto durante l’open day a Carpenedolo (Brescia) del primo nucleo residenziale in Italia dedicato alle persone con Sla, voluto da Regione Lombardia e Ats Brescia, e nato dall’esperienza dei Centri Clinici Nemo e dal sostegno di Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. La giornata è stata un’occasione unica per le famiglie: potranno visitare i servizi, incontrare medici, infermieri e volontari, e toccare con mano un modello di assistenza innovativo e vicino alle persone.
Leggi tutto: Malattie rare, Fontana (Nemo): "In centro Carpenedolo sostegno adeguato per malati Sla"
Presentati all'Università gli eventi per il 26 e 27 settembre... 
(Adnkronos) - Le giornate dei dipendenti sono diventate infinite: mail, call, notifiche e pochissimo spazio per concentrarsi davvero. Clutch, startup nata a Milano e attiva nel campo hr, osserva da vicino una frattura: da un lato le aziende che inseguono performance sempre più efficienti in mercati sempre più veloci, dall’altro i lavoratori che pretendono equilibrio, una maggiore attenzione verso la propria salute mentale e giornate lavorative sostenibili.
"Il rientro a settembre - spiega Lorenzo Cattelani, ceo e founder di Clutch - porta a galla nuove sfide, comuni a molte aziende: pressioni per mantenere alti gli standard spesso si scontrano con le aspettative dei dipendenti, sempre più interessati a tutelare il proprio equilibrio vita-lavoro. Tuttavia, sebbene il lavoro sia diventato sempre più veloce, digitale e frammentato, non significa che debba essere anche meno umano o sostenibile".
L’insidia più grande, secondo Clutch, è l’utilizzo distorto delle nuove tecnologie. L’Ia, ad esempio, può alleggerire il carico cognitivo, ma se gestita male diventa un moltiplicatore di stress e iperconnessione.
Tre sono strategie per non cadere nella trappola dell'infinite workday. 1) Difendere il tempo di concentrazione (Deep Work): Studi di neuroscienze cognitive mostrano che servono almeno 23 minuti consecutivi per tornare a uno stato di piena concentrazione dopo un’interruzione. Pianificare blocchi orari senza notifiche e comunicarlo esplicitamente al team consente di recuperare 'ore nette' di produttività strategica.
2) Rallentare i flussi comunicativi: le ricerche sull’overload informativo evidenziano che la richiesta costante di risposte immediate alimenta il cosiddetto 'cognitive switching penalty': ogni cambio di task comporta una perdita fino al 40% di efficienza. Ripensare le policy interne (ad esempio introducendo 'quiet hours' o riducendo l’urgenza delle risposte) significa non solo rispettare i tempi altrui, ma anche ridurre costi nascosti di produttività.
3) Gestire l’Ia come strumento liberatorio, non come acceleratore: gli algoritmi possono automatizzare fino al 40% delle attività ripetitive. Ma l’impatto positivo avviene solo se il tempo liberato non viene riempito da nuove attività a basso valore. Le aziende più avanzate destinano quelle ore a creatività, formazione e benessere, trasformando la tecnologia in un volano di crescita personale e non in un amplificatore di pressione.
"Settembre - conclude Cattelani - non dovrebbe essere il mese della rincorsa, ma quello della chiarezza. Ripensare la gestione del tempo non significa solo alleggerire le agende: significa ridisegnare i modelli organizzativi, restituire alle persone spazi di concentrazione e dare dignità al lavoro profondo e aziende che scelgono questa strada non misurano solo la produttività immediata, ma valorizzano energia, creatività e innovazione a lungo termine. Non serve correre di più: serve correre meglio".
Leggi tutto: Giornate senza fine al lavoro? Come trovare un equilibrio

(Adnkronos) - Sono in Largo Cairoli e in piazza San Babila i nuovi negozi ufficiali di Milano Cortina 2026: due luoghi di incontro per tutti gli appassionati che potranno vivere da vicino il countdown verso i Giochi. Gli spazi, scelti per la loro collocazione strategica, saranno il luogo dove tutti gli appassionati delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi potranno da ora trovare gadget e ricordi unici del grande evento sportivo che tornerà in Italia tra cinque mesi.
Dagli iconici pins fino all’abbigliamento, i punti vendita offriranno una vasta gamma di merchandising ufficiale Milano Cortina 2026. Il pubblico troverà una selezione di prodotti, tra cui felpe, t-shirt, giacche e anche una collezione dedicata ai più piccini. Per gli amanti degli accessori ci saranno poi cappellini, borse, tazze, spille, magneti, portachiavi e monete da collezione. Non mancheranno ovviamente le mascotte ufficiali di Milano Cortina 2026, Tina e Milo, insieme ai Flo, i piccoli amici degli ermellini simbolo dei Giochi. Tra i prodotti disponibili anche la collezione che Salomon, licenziatario ufficiale, ha creato per celebrare Milano Cortina 2026. Dopo la “capsule collection”, da ottobre ci sarà un’intera collezione di “official licensed products”, con tanti prodotti di abbigliamento e attrezzature per gli sport invernali.
L’esperienza degli shop non si ferma qui e Milano ospiterà nei prossimi mesi l’apertura di un megastore in Piazza Duomo che arricchirà il percorso che ci accompagna verso Milano Cortina 2026. Per tutti coloro che desidereranno acquistare prodotti all’interno degli store, i pagamenti potranno essere effettuati solo con carte di pagamento Visa o, in alternativa, in contanti.
Leggi tutto: Milano Cortina 2026, aperti i primi negozi ufficiali delle Olimpiadi

(Adnkronos) - in collaborazione con Winlet
Una storia di innovazione, impegno sociale e imprenditorialità italiana varca oggi i confini nazionali. Winlet, il dispositivo antiaggressione brevettato e prodotto da una start-up milanese, dopo aver registrato un ampio consenso in Italia, è pronto a sbarcare all’estero, con un primo approdo in tutti i Paesi dell’ex Jugoslavia. In soli tre anni, Winlet ha dimostrato di essere molto più di un prodotto tecnologico con svariate persone aiutate e numerose testimonianze riportate dai principali media italiani, si è affermato come strumento di prevenzione e sicurezza personale di grande rilevanza sociale.
“Dopo aver iniziato a collaborare con importanti aziende che hanno scelto Winlet per tutelare i propri dipendenti - spiega Pier Carlo Montali, ideatore e ceo della società - siamo stati contattati da diverse realtà del settore sicurezza a livello internazionale, interessate a portare il nostro dispositivo nei rispettivi mercati”. Il riconoscimento istituzionale non è mancato. WinLet è stato infatti presentato al Ministero delle Pari Opportunità ed è stato oggetto più volte di audizione davanti alla Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio.
“Il fatto che - sottolinea - prestigiose istituzioni ci abbiano coinvolto così come l’attenzione di categorie professionali particolarmente esposte a situazioni di rischio, dai medici agli operatori della logistica, ha contribuito a diffondere la conoscenza del nostro dispositivo, che oggi è utilizzato non solo in contesti di aggressione, ma anche in casi di emergenze legate a incidenti sul lavoro”. A confermare l’interesse arriva la voce di Goran Ivkovic, imprenditore che ha deciso di portare Winlet in tutta l’area balcanica: “Avevo visto un servizio televisivo dedicato a Winlet in Serbia e sono rimasto colpito dalla tecnologia avanzata e allo stesso tempo intuitiva. E' un dispositivo smart, alla portata di tutti. Siamo certi che anche i nostri mercati lo accoglieranno con entusiasmo, forse persino più che in Italia”. Winlet si inserisce così in un percorso che vede sempre più realtà italiane proiettarsi con successo verso i mercati internazionali. Un modello di innovazione e responsabilità sociale che non solo genera valore economico, ma contribuisce a rafforzare l’immagine dell’Italia come Paese capace di creare tecnologia al servizio delle persone.
Leggi tutto: Winlet, il dispositivo antiaggressione creato in Italia sbarca all'estero
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