Aperto fine settimana finale Campionato i Velocità Montagna... 
(Adnkronos) - Una donna straniera di circa 55 anni è morta nel primo pomeriggio di oggi in un incidente frontale tra la sua auto, una Smart, e un autobus di linea dell'Azienda trasporti di Verona.
L'incidente mortale è accaduto a Vigasio (Verona) e sulle cause sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri e della polizia locale. Ingente lo spiegamento dei mezzi di soccorso inviati, ma nessuno degli occupanti del bus è rimasto ferito. La donna invece è morta sul colpo.

(Adnkronos) - Ci sono due indagati per la morte, il 28 ottobre 2024, della sciatrice 19enne Matilde Lorenzi. La procura di Bolzano ha indagato il responsabile della sicurezza sulle piste da sci e degli impianti di risalita del comprensorio sciistico Alpin Arena Senales, e l’allenatore e preparatore della pista di allenamento di slalom gigante denominata Grawand G1, sulla quale si stava allenando Matilde Lorenzi.
Inoltre la procura conferma che il procedimento era passato già nel febbraio 2025 a registro noti, dopo il deposito di una memoria prodotta dalle persone offese con allegate due consulenze (una medica-legale, secondo la quale, alla luce della documentazione sanitaria già acquisita, “la morte della sciatrice non è stata causata dalla caduta lungo il tracciato ma dal successivo impatto contro il margine rialzato della pista” e una relativa alle eventuali misure di sicurezza omesse che avrebbero impedito il verificarsi dell’evento) e la videoregistrazione della dinamica dell’incidente.
È stato inoltre acquisito l’intero fascicolo della procura Federale Fisi, concluso con provvedimento di archiviazione per “l’assenza di condotte antisportive da parte di soggetti tesserati Fisi in occasione del tragico evento che ha colpito l’atleta Matilde Lorenzi”. La procura di Bolzano fa sapere che è in corso di svolgimento l’incidente probatorio, richiesto dalla procura, nel contradditorio di tutte le parti con i relativi consulenti, con due periti incaricati dal Gip del Tribunale di Bolzano, al fine di verificare se la causa del decesso di Matilde Lorenzi ''sia da determinarsi a seguito della prima iniziale caduta dell’atleta lungo il tracciato o dal successivo impatto contro il margine della pista'' e ''di accertare eventuali profili colposi in relazione all’omessa rimozione del cordolo a bordo pista o comunque della mancata predisposizione di misure di sicurezza che avrebbero potuto evitare l’evento''.
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(Adnkronos) - Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Juventus: il tecnico toscano ha firmato un accordo fino al 30 giugno 2026 e il club ha dato l'ufficialità con un comunicato. "Un profilo di competenza ed esperienza che siamo lieti di accogliere nella famiglia bianconera. Benvenuto alla Juventus e buon lavoro, mister!" si legge nella nota.
"Nato a Certaldo, in provincia di Firenze, nel 1959 - si legge nel comunicato - Spalletti ha intrapreso la carriera da allenatore 30 anni fa dopo aver indossato da calciatore tra le altre la maglia dello Spezia e dell’Empoli. Proprio nella società toscana ha iniziato la sua esperienza in panchina, vincendo una Coppa Italia Serie C e conquistando poi spazio in Serie A, riuscendo a imporsi come uno degli allenatori più innovativi del campionato italiano. La consacrazione arriva con l’Udinese nei primi anni 2000, con cui raggiunge tre anni consecutivi l’accesso alle competizioni europee e nel campionato 2004/05 conquista la prima storica qualificazione in Champions League per il club friulano, che lo porta poi nelle quattro stagioni successive alla Roma, con cui vince due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Dal 2009 al 2014 Spalletti ha guidato lo Zenit San Pietroburgo, con cui ha vinto due campionati, una coppa e una supercoppa di Russia, prima di rientrare in Italia sedendo nuovamente sulla panchina della Roma prima e su quella dell’Inter poi. Campione d’Italia al termine della stagione 2022/23 con il Napoli, il tecnico toscano è poi stato il ct della Nazionale Italiana fino allo scorso giugno". Il tecnico debutterà sulla panchina bianconera sabato in Serie A, allo Zini contro la Cremonese.
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(Adnkronos) - L’impegno di Eni nella ricostruzione della Basilica di San Benedetto a Norcia nasce dal desiderio di contribuire, con competenze, risorse e visione, alla rinascita di un luogo simbolico per la storia e la spiritualità italiana ed europea. Il 18 gennaio 2021, in piena intesa tra tutte le istituzioni coinvolte, è stato siglato un accordo di sponsorizzazione tecnica con l’obiettivo di sostenere la ricostruzione della Basilica attraverso l’impiego di risorse economiche e contributi di alto profilo professionale e organizzativo, accanto al Commissario Straordinario per la Ricostruzione e al Ministero della Cultura - l’Arcidiocesi di Spoleto e Norcia, la Regione Umbria e il Comune di Norcia, tramite un’alleanza che ha condotto enti pubblici e privati in una visione strategica condivisa.
In base a tale accordo Eni – attraverso la propria controllata Eniservizi - ha assunto il ruolo di sponsor tecnico, affiancando il Ministero nelle attività di coordinamento e di project management durante le fasi di ricostruzione della Basilica di San Benedetto.
Un momento di grande valore tecnico e simbolico è stato il recupero e la catalogazione delle “pietre” della Basilica, conservate nel deposito di Santa Scolastica, dove Eniservizi ha supportato la Soprintendenza nella logistica e nella organizzazione dei frammenti. Un lavoro minuzioso che ha trasformato ogni pietra in un tassello di memoria, restituendole un ruolo attivo nel processo di rinascita.
Il coinvolgimento più diretto e ampio di Eniservizi si è poi concretizzato con l’esecuzione dei lavori di restauro e ripresentazione artistico-architettonica degli elementi decorativi e religiosi della Basilica. Questo lavoro meticoloso, e attento al rispetto dei principi guida per la ricostruzione della Basilica, è stato possibile grazie alla supervisione e guida della Soprintendenza e del Ministero della Cultura, supportati da un team di professionisti specialisti nei diversi settori interessati e dalle eccellenze nel campo delle costruzioni e restauro di beni architettonici e artistici.
Nell’ambito dell’accordo, Eni si è impegnata anche ad assicurare per tutta la durata del progetto una comunicazione costante e progressiva nei confronti della comunità. Attraverso il sito web dedicato alla ricostruzione, Eni ha condiviso con la comunità l’avanzamento dei lavori e le storie delle “pietre vive”, mentre gli eventi pubblici e le attività educative di Eni Scuola hanno coinvolto cittadini e studenti in esperienze di conoscenza e scoperta. In questo modo, la comunicazione è diventata parte integrante del progetto di rinascita: uno spazio di dialogo e di memoria condivisa, fondato su trasparenza, partecipazione e valorizzazione del patrimonio culturale come bene vivo.
Un elemento centrale e particolarmente caro è stato il coinvolgimento dei bambini di Norcia, in quanto nuove generazioni, custodi più autentici di questo patrimonio e narratori della rinascita. Eni ha infatti coinvolto i più giovani nella decorazione delle pannellature del cantiere, oggi divenute un affresco corale della città e della sua visione di futuro.
In collaborazione con Eni Scuola, gli studenti sono stati inoltre protagonisti della realizzazione di tre documentari dedicati alla storia, alla memoria e al futuro della Basilica, che verranno proiettati in piazza il primo novembre, nell’ambito delle iniziative previste per celebrare la riapertura della Basilica.
L’impegno di Eni a Norcia si inserisce in un percorso più ampio che vede l’azienda da anni protagonista nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, attraverso progetti di restauro e sostegno tecnico. Tra questi, gli interventi a favore del Duomo di Milano, della Basilica di Collemaggio all’Aquila e di altri siti di alto valore artistico e simbolico, dove la sinergia tra innovazione, responsabilità e cultura ha reso possibile la rinascita di luoghi identitari del Paese.
Norcia rappresenta oggi la continuità di questo impegno: un esempio virtuoso di come competenze industriali e sensibilità culturale possano convergere in un progetto comune. Per Eni, partecipare alla ricostruzione della Basilica di San Benedetto ha significato e significa unire la forza del fare alla forza del raccontare, trasformando la tecnica in un gesto di cura e la comunicazione in uno strumento di memoria e speranza condivisa.
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(Adnkronos) - Precipitazioni diffuse su gran parte della Toscana, soprattutto nelle province di Pisa, Pistoia, Livorno, Firenze e Prato dove sono in corso interventi del sistema regionale di Protezione Civile.
Situazione in costante monitoraggio lungo i corsi d’acqua della piana pistoiese e pratese, dove il Consorzio di Bonifica ha attivato in queste ore l’impianto idrovoro Senice-Quadrelli per garantire il deflusso delle acque e prevenire eventuali criticità. Le ultime rilevazioni idrometriche mostrano un quadro complessivamente in miglioramento, con alcuni livelli in calo e un’attenzione particolare ai punti più sensibili.
Il Brana ad Agliana resta al terzo livello, stabile, con il sistema di Protezione Civile impegnato nei presidi lungo il tratto più esposto. L’Ombrone Pistoiese presenta un quadro in attenuazione: in calo al primo livello a Pontelungo, mentre resta al secondo livello nei punti di Ponte alle Vanne e Poggio a Caiano.
Anche il torrente Stella a Quarrata è in diminuzione, pur mantenendosi al secondo livello, così come il Reno a Pracchia, che si trova poco sopra il primo livello ma in calo. Sotto controllo il Bisenzio a Gamberame e il Fosso Reale a Campi Bisenzio, entrambi al primo livello di guardia. Non si segnalano al momento criticità lungo l’asta dell’Arno, dove i livelli restano nei limiti della normalità. Le squadre del Consorzio e della Protezione Civile continuano comunque il monitoraggio continuo per garantire la sicurezza idraulica del territorio.
Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, ha fatto sapere che la scuola di Badia è stata evacuata a causa del maltempo. "Con la Protezione civile - scrive sui social - stiamo intervendo sul territorio. Al momento il livello dell'Ombrone a Pontelungo ha superato il terzo livello ma è in decrescita (3.34). Il livello della Brana invece è ancora in salita - misurazione a Ponte dei Gelli, Agliana, 3 metri e 26- col superamento del secondo livello e la tracimazione in via dei Campisanti - che abbiamo chiuso - e a Badia dove stiamo evacuando la locale scuola". L
Intanto i vigili del Fuoco hanno tratto in salvo due persone sono rimaste intrappolate nelle loro auto sotto due cavalcavia dell’autostrada Firenze-Mare, a Montecatini Terme e a Buggiano, nel Pistoiese, a causa dell’acqua alta. Poi hanno messo in sicurezza le zone interessate.
Fenomeni di infiltrazioni d'acqua a causa della pioggia si sono verificati anche in alcuni reparti dei due ospedali di Pisa. Lo ha reso noto l'Azienda ospedaliero universitaria pisana. Le infiltrazioni hanno riguardato gli Edifici 3 (Ortopedia) e 6 (terapia intensiva Centro trapianti) di Cisanello e gli Edifici 2 (Dipartimento materno-infantile) e 19 (Radioterapia) di Santa Chiara: "gli uffici tecnici sono prontamente intervenuti predisponendo tutte le misure necessarie e, al di là di alcuni temporanei rallentamenti delle attività, le criticità sono già tutte in via di risoluzione", spiega una nota.
Anche in alcune strutture universitarie si sono verificate delle infiltrazioni d’acqua, legate anche al momentaneo sovraccarico della rete fognaria cittadina. Lo rende noto l'Ateneo, precisando inoltre che nel Polo B della Scuola di Ingegneria non si è verificato alcun incendio: durante un test successivo all’installazione del nuovo sistema antincendio nel locale server, il dispositivo si è attivato in modo imprevisto. Per consentire le verifiche del caso, l’edificio è stato comunque evacuato.
La Protezione Civile del Comune e la Polizia Municipale sono in campo per fronteggiare gli allagamenti che si sono verificati in vari punti di Livorno a seguito delle piogge che si sono abbattute in queste ultime ore.
La parte intensa della perturbazione sta interessando l'area del territorio comunale. Chiuso in entrambi i sensi di marcia il sottopasso di via Firenze. Allagamenti si sono registrati in via Cimarosa, via Mondolfi, zona Tre Ponti. La Protezione Civile ha aperto il Centro Operativo Comunale.

(Adnkronos) - "Negli ultimi vent’anni la povertà energetica in Italia ha colpito in media l’8% delle famiglie, ma nel 2023 il dato è salito al 9%, con un aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente". Lo ha affermato Paola Valbonesi, presidente dell'Osservatorio Italiano sulla povertà energetica (Oipe), in occasione della presentazione del volume “Povertà energetica e accesso equo all’energia: una riflessione sulla società contemporanea”, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss.
"L’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica sta lavorando per rendere questa misurazione più granulare, così da individuare il rischio anche a livello metropolitano e orientare politiche più mirate. Un ulteriore focus su cui stiamo lavorando è quello sulle edilizia residenziale pubblica, quindi sulle case popolari, perché sappiamo che lì ci sono le famiglie più vulnerabili e stiamo cercando di capire quali sono gli interventi da fare. In questi contesti l’efficientamento energetico può generare benefici ambientali e un risparmio diretto".

(Adnkronos) - "La Luiss è impegnata da anni nello studio e nella formazione per migliorare le competenze nella gestione energetica, per accompagnare lo sviluppo delle imprese e di tutti gli attori alla transizione energetica. Abbiamo lavorato con grande interesse al tema della povertà energetica perché, un'altra delle caratteristiche della nostra università è quella di impegnarsi anche per miglioramento dei risultati delle condizioni ambientali e sociali. Per noi contribuire a un argomento di così grande rilievo è stato molto significativo.” Lo ha detto Matteo Caroli, professore di gestione sostenibile delle imprese dell’università Luiss, intervenuto alla presentazione del primo volume sulla povertà energetica, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss, nel Campus dell’Ateneo.
Leggi tutto: Energia, Caroli (Luiss): "Povertà energetica, serve unire competenze e visione sociale"
Su disposizione della Procura di Tempio Pausania... 
(Adnkronos) - "Ci sono vittorie che arrivano tardi, forse troppo tardi, ma che restano grandi e decisive. Quella di oggi è la vittoria di mio padre, Silvio Berlusconi". E' quanto ha detto la presidente di Fininvest, Marina Berlusconi, commentando il via libera definitivo della riforma della Giustizia in Senato. "Sono la sua forza, il suo coraggio, la sua determinazione e, purtroppo, anche la sua sofferenza, ad aver reso possibile una giornata che segna un passo avanti importante per la democrazia e per la verità in questo Paese" conclude.

(Adnkronos) - "Ci sono vittorie che arrivano tardi, forse troppo tardi, ma che restano grandi e decisive. Quella di oggi è la vittoria di mio padre, Silvio Berlusconi". Lo afferma la presidente di Fininvest, Marina Berlusconi, commentando il via libera definitivo della riforma della Giustizia in Senato. "Sono la sua forza, il suo coraggio, la sua determinazione e, purtroppo, anche la sua sofferenza, ad aver reso possibile una giornata che segna un passo avanti importante per la democrazia e per la verità in questo Paese".

(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo. Oggi, giovedì 30 ottobre, il fuoriclasse azzurro sfida Francisco Cerundolo al terzo turno del Masters 1000 di Parigi. Il numero due del ranking Atp arriva dall'agile vittoria contro Bergs, mentre l'argentino arriva dal successo contro Kecmanovic. Il match inizierà intorno alle 19.
Dove vedere la partita? Sinner-Cerundolo sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e Tennis Tv
Sono cinque i precedenti tra i due: Jannik è avanti 3-2 e ha vinto l'ultima sfida, agli ottavi di finale degli Internazionali di Roma.
Leggi tutto: Parigi, oggi Sinner-Cerundolo al terzo turno - Il match in diretta

(Adnkronos) - “Il libro nasce dall’esigenza di raccontare e condividere le esperienze maturate in quasi dieci anni di attività del Banco dell’Energia. Non si tratta solo di un intervento immediato a sostegno delle famiglie in difficoltà, ma di un impegno strutturato che spazia dal ricambio degli elettrodomestici all’educazione al risparmio energetico, fino alla creazione di comunità energetiche rinnovabili solidali”. Lo ha dichiarato Roberto Tasca, presidente Banco dell’energia e A2A, intervenuto alla presentazione del volume "Povertà energetica e accesso equo all'energia: una riflessione sulla società contemporanea" presso l’Università Luiss.
“In questi anni abbiamo distribuito oltre 13 milioni di euro su tutto il territorio nazionale, raggiungendo più di 17 mila persone e attivando quasi 10 comunità energetiche solidali" ha continuato Tasca che ha ricordato come il Banco dell’Energia lavori a stretto contatto con le associazioni del Terzo Settore per promuovere progetti concreti di inclusione e sostenibilità energetica in tutto il Paese.

(Adnkronos) - Cresce in Italia il numero delle famiglie colpite dalla povertà energetica: sono oggi 2,36 milioni, pari al 9% del totale, con un aumento significativo soprattutto nelle Isole e nel Nord Ovest. Il fenomeno interessa in modo più marcato i piccoli centri e le aree suburbane rispetto alle grandi città, evidenziando un divario territoriale sempre più profondo. Allo stesso tempo, il 77% degli italiani si dice preoccupato per l’aumento dei costi dell’energia e del gas e teme di non riuscire a sostenere le bollette nei prossimi anni, mentre due cittadini su tre ritengono che, senza interventi strutturali, la povertà energetica sia destinata ad aggravarsi. I dati, elaborati da Oipe e Ipsos, sono al centro del primo volume dedicato a questo tema nel nostro Paese: “Povertà energetica e accesso equo all’energia: una riflessione sulla società contemporanea”, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss e pubblicato dalla casa editrice Luiss University Press.
Il volume. Presentato oggi nel Campus dell’Ateneo in viale Pola, il libro intreccia dati, testimonianze ed esperienze, analizzando il fenomeno – per la prima volta – non come fatto isolato ma come cartina tornasole delle diseguaglianze che attraversano la nostra società, attraverso tre prospettive complementari che collegano storia, economia e società. Nel capitolo Fuoco invisibile, il saggista e scrittore Cesare Alemanni ricostruisce l’evoluzione del rapporto tra civiltà ed energia, mostrando come l’accesso a quest’ultima resti oggi una misura concreta di giustizia sociale e di inclusione, portando come esempio il modello della Fondazione Banco dell’energia.
Con L’elettrificazione delle disuguaglianze, il Professore di Economia Politica Cesare Pozzi analizza invece le cause economiche strutturali della povertà energetica, evidenziando come l’aumento delle disparità di reddito e ricchezza incida sull’accesso ai beni essenziali e sul rischio di esclusione. La Professoressa Paola Valbonesi, Presidente dell’Oipe - Osservatorio italiano sulla povertà energetica e Nando Pagnoncelli, Presidente Luiss School of Government e Ipsos, infine, restituiscono il quadro nazionale e la percezione del fenomeno tra i cittadini, confermando come il contrasto alla povertà energetica rappresenti oggi una delle principali sfide sociali da affrontare. Il volume si propone così come uno strumento di conoscenza e sensibilizzazione, capace di unire rigore scientifico e testimonianze concrete per promuovere un accesso all’energia più equo e condiviso, stimolare il dibattito pubblico e contribuire a delineare nuove prospettive di intervento in un campo che tocca da vicino la vita quotidiana di migliaia di famiglie.
Fondazione Banco dell’energia e Luiss insieme per raccontare la povertà energetica. Indispensabile per la realizzazione del volume è stata la collaborazione tra Fondazione Banco dell’energia e l’Università Luiss che nasce proprio dal desiderio di creare un ponte tra conoscenza e azione, tra il mondo della ricerca e quello della solidarietà concreta. Da questo incontro di visioni, infatti, è maturata l’idea di realizzare un libro capace di raccontare la povertà energetica non solo attraverso i numeri, ma attraverso le storie, le riflessioni e le esperienze di chi la affronta ogni giorno.
“Tra le missioni dell’università vi è anche quella di trasformare la conoscenza in impatto concreto, costruendo ponti tra ricerca, istituzioni, imprese e società civile. La transizione energetica equa e sostenibile rappresenta una sfida complessa e urgente, che richiede il contributo di tutti gli attori. Questo volume, pubblicato dalla nostra casa editrice e frutto della collaborazione con la Fondazione Banco dell’energia, offre una riflessione autorevole e innovativa, capace di analizzare il fenomeno della povertà energetica in Italia in profondità e da prospettive diverse e complementari”, ha affermato Paolo Boccardelli, Rettore dell’Università Luiss.
“La povertà energetica è una delle sfide sociali più importanti del nostro tempo: conoscere il fenomeno è fondamentale per poterlo affrontare e individuare soluzioni in grado di aiutare molte famiglie a vivere con serenità e sicurezza” - ha commentato Roberto Tasca, Presidente di Banco dell’energia - “Abbiamo realizzato questo libro insieme alla Luiss per fare informazione e tenere alta l’attenzione su un tema di interesse sovranazionale, che richiede l’impegno congiunto di istituzioni, imprese e terzo settore. In questi anni Banco dell’energia ha raccolto più di 13 milioni di euro a sostegno di circa 17mila persone; solo nel 2024 abbiamo destinato oltre 4 milioni di fondi ad iniziative concrete. Continueremo a lavorare per rafforzare questa rete solidale, promuovendo progetti diffusi che uniscono supporto economico, educazione e responsabilità collettiva”.
L’evento. Presso la Sala delle Colonne del Campus Luiss, a Roma, oltre al Rettore Paolo Boccardelli e al Presidente della Fondazione Banco dell’energia Roberto Tasca sono intervenuti gli autori del volume Cesare Alemanni, scrittore e saggista, Nando Pagnoncelli, Presidente Luiss School of Government e Ipsos, Cesare Pozzi, Professore di Economia Politica alla Luiss e Paola Valbonesi, Presidente Oipe. Ha moderato l’incontro Massimo Sideri, inviato ed editorialista del Corriere della Sera e docente Luiss.
Banco dell’energia e il Manifesto. Nata su iniziativa del Gruppo A2A, la Fondazione Banco dell’energia ha come missione quella di contrastare la povertà energetica tutelando il diritto all’accesso all’energia. Con il Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”, lanciato nel 2021 come appello aperto a imprese, istituzioni e società civile, il Banco ha dato vita a una rete di oltre 100 firmatari - tra aziende, enti del terzo settore, fondazioni e istituti di ricerca - impegnati in interventi concreti su tutto il territorio nazionale. Nel tempo sono stati sviluppati progetti capillari di sostegno ai cittadini vulnerabili, contribuendo al pagamento delle bollette e alla sostituzione di elettrodomestici obsoleti, ma anche promuovendo azioni di lungo periodo come l’efficientamento energetico degli enti partner e la creazione di Comunità energetiche rinnovabili e solidali. In questi anni Banco dell’energia ha raccolto oltre 13 milioni di euro a sostegno di più di 17mila beneficiari e oltre 4 milioni di fondi impegnati in azioni concrete nel solo 2024.
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La Asl 1 potenzia la propria rete assistenziale territoriale...
L'iniziativa due volte al mese nel porto di Golfo Aranci... 
(Adnkronos) - L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale ha approvato il bilancio di previsione per l’anno 2026. Il via libera è arrivato dal Commissario Straordinario Raffaele Latrofa, che ha esercitato i poteri del Presidente e del Comitato di Gestione. Il documento è stato presentato ieri all’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare, appena ricostituito, che ha espresso il proprio consensus all’unanimità. Il bilancio, costruito con criteri di prudenza e selettività, prevede entrate correnti per 56,5 milioni di euro e spese correnti per 46,1 milioni. Gli investimenti in conto capitale ammontano a 1,68 milioni, mentre il saldo positivo atteso di 2,165 milioni garantisce la tenuta degli equilibri finanziari.
"Questo Organismo non è un adempimento formale - ha sottolineato Latrofa nella prima seduta dell'Organismo da lui presieduta - ma la sede stabile di confronto con gli stakeholder del cluster marittimo-portuale per costruire insieme le scelte strategiche. Il metodo che propongo è semplice e vincolante: trasparenza, tempestività, calendarizzazione e tracciabilità. Avviamo questo percorso con un atto concreto: la presentazione del bilancio di previsione 2026".
Il bilancio punta su investimenti essenziali, sostenibilità, digitalizzazione e qualità dei servizi portuali. “Abbiamo scelto un’impostazione sobria e operativa - ha aggiunto Latrofa - che privilegia ciò che è realmente cantierabile e utile per rafforzare la macchina amministrativa. Spendere dove serve, quando serve e con procedure trasparenti: è questa la direzione che intendiamo seguire per garantire risultati misurabili e servizi migliori per operatori, lavoratori e comunità locali”.

(Adnkronos) - Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che i resti di due ostaggi sono stati trasferiti alla Croce rossa a Gaza, dopo che Hamas aveva annunciato che avrebbe consegnato i corpi. "Secondo le informazioni fornite dalla Croce rossa, due bare contenenti gli ostaggi deceduti sono state trasferite alla loro custodia e sono in viaggio verso le truppe Idf nella Striscia di Gaza", si legge in una dichiarazione dell'esercito israeliano e dell'agenzia di sicurezza.
Promettendo il disarmo di Hamas e la demilitarizzazione di Gaza, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato: "Se lo faranno forze straniere, benissimo. Se non lo faranno, lo faremo noi". "Decidiamo e agiamo", è il messaggio recapitato in apertura della cerimonia di laurea dei cadetti dell’Accademia militare Bahad 1, nel sud di Israele, da Netanyahu che ha sottolineato: "Israele ha ancora molto lavoro da fare. Se Hamas continuerà a violare esplicitamente il cessate il fuoco, subirà attacchi potenti come quelli di due giorni fa e di ieri".
"Decidiamo, e agiamo ogni volta che è necessario per rimuovere minacce immediate dalle nostre truppe", ha aggiunto. Le dichiarazioni del premier israeliano sono arrivate mentre crescono in patria le critiche per le restrizioni statunitensi che, secondo alcuni, avrebbero limitato la risposta israeliana agli attacchi di Hamas contro i soldati dell’Idf.
Gli Stati Uniti nel frattempo stanno conducendo colloqui riservati con diversi Paesi per formare una forza internazionale di stabilizzazione da dispiegare a Gaza nelle prossime settimane. A rivelarlo è Axios, citando fonti coinvolte nel processo. Il piano, promosso dall'amministrazione di Donald Trump, prevede la creazione di una nuova forza di polizia palestinese - addestrata e controllata da Stati Uniti, Egitto e Giordania - affiancata da contingenti militari provenienti da Paesi arabi e musulmani come Indonesia, Azerbaigian, Egitto e Turchia.
Nell'idea degli organizzatori, la International Stabilization Force (Isf) rappresenterebbe la condizione necessaria per un ulteriore ritiro israeliano da Gaza e avrebbe il compito di proteggere i confini impedendo il traffico di armi. "Se non avremo una sicurezza e una governance affidabile a Gaza, rischiamo che Israele torni ad attaccare in continuazione", ha spiegato una fonte vicina ai negoziati. Ma l'iniziativa presenta dei nodi difficili da sciogliere per le diplomazie: la partecipazione turca è fortemente osteggiata da Israele, e il dispiegamento dell'Isf necessita del consenso di Hamas, a cui viene chiesto di rinunciare almeno parzialmente al controllo del territorio e delle armi.
Un alto funzionario americano ha sottolineato che "è meglio muoversi lentamente e farlo bene, perché non ci sarà una seconda possibilità". Washington sta lavorando a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che offra una base legale alla missione, pur mantenendo il comando operativo in mano statunitense. "Nessuno vuole restare fuori da un’iniziativa di Trump - ha ammesso una delle fonti - ma chi conosce la storia di questo conflitto sarebbe folle a non essere scettico".
"Si prevede che gli intensi combattimenti nella Striscia di Gaza finiranno, ma ci attendono ancora molte sfide su diversi fronti e non cesseremo di agire finché non le avremo vinte., ha detto il ministro della Difesa israeliano Israel Katz intervenendo alla cerimonia di laurea dei cadetti dell'Idf alla scuola ufficiali Bahad 1 nel sud di Israele. "Non ci fermeremo finché non realizzeremo gli obiettivi generali che ci siamo prefissati ha aggiunto - la smilitarizzazione di Gaza e lo smantellamento delle armi di Hamas, insieme alla completa distruzione dei tunnel del terrore".
"Israele insisterà sulla piena attuazione dell'accordo - ha detto ancora - e non si fermerà finché non saranno tornati a casa, per la sepoltura in Israele, tutti gli ostaggi caduti, oltre ai comandanti e ai soldati". Riguardo agli Houthi sostenuti dall'Iran nello Yemen, Katz ha avvertito che "gli Houthi pagheranno un prezzo elevato per i loro tentativi di colpire il fronte interno israeliano negli ultimi due anni. Non abbiamo ancora detto l'ultima parola".

(Adnkronos) - Changemaker e iniziative che stanno trasformando le disuguaglianze in opportunità per milioni di persone in Brasile, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria e Turchia sono stati premiati durante l’ottava edizione della cerimonia 'Heroes of Tomorrow: Un Sdg Action Awards', tenutasi a Roma ieri sera. La cerimonia è stata accompagnata da esibizioni dal vivo del cantautore italiano pluripremiato Diodato e dell’artivista nigeriana Cill. Selezionati tra oltre 5.500 candidature provenienti da 190 paesi, i vincitori sono stati scelti tra nove finalisti in tre categorie: Creatività, Resilienza e Changemaker. 'Heroes of Tomorrow: Un Sdg Action Awards', programma di punta della Un Sdg Action Campaign', è reso possibile grazie al partenariato con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) e il ministero Federale Tedesco per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (Bmz).
In un raro ex aequo, il 'Premio Changemaker - Celebrare coloro che plasmano un mondo più equo e pacifico' di quest’anno onora due persone la cui determinazione ha ridefinito il significato di cambiamento duraturo. La prima vincitrice è Julienne Lusenge, attivista per i diritti umani, che ha dedicato decenni alla difesa delle donne, alla lotta contro la violenza e alla costruzione della pace nella Repubblica Democratica del Congo, trasformando l’avversità in cambiamento e il coraggio in forza collettiva. "Ringrazio la Un Sdg Action Campaign a nome di tutte le donne, ragazze, uomini e ragazzi congolesi che ogni giorno lottano per la pace, la giustizia e la dignità", ha dichiarato Sandrine Lusamba per conto di Julienne Lusenge.
L'altra vincitrice è Jîn Dawod che, costretta a fuggire dalla guerra in Siria, ha fondato una piattaforma di salute mentale che offre supporto psicologico a migliaia di persone sfollate, dimostrando che la cura può superare ogni confine. "Vorrei aver potuto dire alla me più giovane che avrebbe trovato la luce e trasformato il dolore in scopo. A chi si trova nel punto più buio della propria vita direi: io sono il tuo messaggio dal futuro. Questo premio non è la fine, è l’inizio", ha detto Jîn Dawod.
Il 'Premio Creatività - Celebrare immaginazione, innovazione e potere della narrazione' è andato a Smartel che in Nigeria, dove 33 milioni di persone affrontano insicurezza alimentare acuta, utilizza sistemi idroponici - un metodo di coltivazione senza suolo - per creare nuove opportunità di lavoro per donne, giovani e piccoli agricoltori. "A ogni giovane sognatore che mi ascolta oggi, ricordate che siamo il ponte tra i fallimenti del passato e le benedizioni del futuro. Ora è il momento migliore per agire. Svegliatevi, costruite con sensibilità, innovate con amore e affrontate le sfide più grandi del mondo, perché potete farlo", ha affermato Smart Israel, fondatore di Smartel Agri-Tech.
Il 'Premio Resilienza - Onorare coraggio, solidarietà e forza di ricostruire' è stato attribuito a Cufa-Central Única das Favelas, una realtà nata in Brasile che trasforma le favelas in vivaci centri di talento, creatività e innovazione, coinvolgendo milioni di persone nel mondo e ridefinendo lo sviluppo dalla comunità, per la comunità. "Cufa significa Centrale Unificata delle Favelas. Si tratta di offrire supporto e opportunità a comunità, bambini, donne e uomini. Vogliamo che tutti vivano senza povertà e disuguaglianza", ha spiegato Marcus Vinícius Athayde, presidente di Cufa.
Inoltre, la Campagna #IBelong dell’Unhcr ha ricevuto la Menzione d’onore per il suo movimento globale decennale volto a porre fine all’apolidia per milioni di persone. Maha Mamo, rappresentante della Campagna #IBelong, ha commentato: "Sono stata apolide per 30 anni. L’apolidia è una gabbia invisibile. Hai sogni, potenziale, tanto da offrire, ma ti vengono negati diritti fondamentali: istruzione, sanità, libertà di movimento. La campagna #IBelong dell’Unhcr mi ha dato identità, cittadinanza e una casa".
In riconoscimento dei vincitori Marina Ponti, direttrice globale della Un Sdg Action Campaign, ha dichiarato: "Tutti possiamo essere eroi di domani. Non lasciamoci paralizzare dal peso delle disuguaglianze. Lasciamoci ispirare dal potere delle possibilità. Perché il futuro non è qualcosa che ereditiamo, è qualcosa che costruiamo insieme".
Diodato ha aperto e chiuso la cerimonia con due brani: una versione di ‘Us and Them’ dei Pink Floyd e la sua composizione originale ‘L’atto di Rivoluzione’, entrambi incentrati sul tema della serata: changemaker che costruiscono ponti tra realtà parallele.
"Tutti possono cambiare il mondo con le azioni. Stasera siamo con persone che lo stanno facendo, lavorando per il pianeta e per le persone, grazie di cuore", ha detto Diodato.
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