“Le guardie mediche non possono lavorare al Pronto
soccorso di Ghilarza”
Diffida di alcune sigle sindacali dopo la riapertura del
presidio rimasto chiuso una settimana per mancanza di
medici
Scoppia la polemica sulla riapertura del Pronto soccorso dell’ospedale di Ghilarza con l’utilizzo anche di guardie mediche, vista la carenza di medici che aveva portato alla chiusura del presidio. Alcune sigle sindacali hanno contestato il provvedimento assunto dal direttore dei presidi ospedalieri dell’Assl di Oristano Sergio Pili e hanno diffidato Assl e Ats. Sostengono che l’utilizzo delle guardie mediche, seppure giustificato per i casi meno gravi, sia una violazione di norme e regolamenti. Da qui anche le diffide formali.
Il documento della FIMMG – Federazione italiana medici
di famiglia
Questa organizzazione sindacale è venuta a conoscenza della
proposta del Dott. Sergio Pili, della direzione sanitaria
ospedaliera della ASSL 5, sull’inserimento di turni di Guardia
Medica per copertura totale di orari di Pronto Soccorso notturni e
festivi presso l’Ospedale di Ghilarza.
E questo nonostante l’ACN e l’AIR non prevedano utilizzo della
Guardia Medica al di fuori delle mansioni prescritte e perfino
senza che ci sia stata una preventiva trattativa o acquisizione di
disponibilità dei medici di Continuità Assistenziale
interessati.
Vista la specificità del servizio di Pronto Soccorso, strutturato
per personale medico formato per l’urgenza, con rapporto di
dipendenza con l’ATS, con peculiari garanzie di tutela medico
legale;
Vista per contro la specificità del servizio di Continuità
Assistenziale che prevede l’operato di Medici di Medicina Generale
a rapporto convenzionale con l’ATS, senza formazione specifica per
l’urgenza e che per definizione assicura la continuità
dell’assistenza del medico di famiglia;
Visto inoltre che il Dottor Pili non dovrebbe avere nelle sue
competenze quella di organizzare qualunque attività della
Continuità Assistenziale e tantomeno se diverse da quelle definite
dagli Accordi Nazionali e Regionali della Medicina Generale,
La Fimmg provinciale di Oristano DIFFIDA l’ASSL/ATS a prendere
iniziative avventuristiche sulla pelle dei Medici di Medicina
Generale con ordini di servizio illegittimi che mettono a rischio
l’assistenza ai pazienti e la sicurezza degli operatori.
Alessandro Usai – Segretario provinciale FIMMG
Il documento della Fismu – Federazione italiana
sindacale dei medici uniti
Si contestano alle Amministrazioni in indirizzo le violazioni
dell’ACN della Medicina Generale del 29.07.2009 e s.m.i. (art. 62,
commi 1 e 7, e art. 67, comma 1) nonchè dell’AIR del 23.07.2010
(art. 16, comma 1) come si evince dalla lettura della nota del
10.08.2019, a firma del Dr. Sergio
Pili, Direzione del Presidio Ospedaliero Unico di Area Omogenea
dell’ASSL Oristano, in cui si propone l’inserimento dei colleghi di
Continuità Assistenziale del punto guardia di Ghilarza nei turni di
servizio per garantire la ripresa dell’attività del Primo soccorso
del Presidio ospedaliero di
Ghilarza.
Il Servizio di Continuità Assistenziale svolge un’attività
distrettuale tesa a garantire le prestazioni assistenziali
territoriali non differibili nell’ambito della medicina generale,
dalle ore 10 del giorno prefestivo alle ore 8 del giorno successivo
al festivo e dalle 20 alle ore 8 di tutti i giorni feriali (Art.
62, comma 1, dell’ACN vigente).
Pertanto, i medici di CA non possono essere utilizzati per
garantire servizi assistenziali all’utenza afferente ad un Presidio
Ospedaliero di Primo Soccorso, se non nell’ambito si precisi
Accordi Regionali (Art. 62, comma 7, dell’ACN vigente) e Aziendali
(Art. 16, comma 1, dell’AIR del
23.07.2010) che non risultano essere mai stati sottoscritti.
Voler spacciare la normale attività della Continuità Assistenziale
come attività di Pronto Soccorso è oltremodo scorretto, perché non
solo viola le norme contrattuali e l’inquadramento giuridico dei
medici convenzionati non formati per l’emergenza, ma volutamente
genera attese nei cittadini che a questa struttura si rivolgono. Ai
medici del punto guardia di Ghilarza non competono interventi di
urgenza/emergenza, che sono propri dei medici strutturati del
PS.
Si evidenzia, altresì, che la Direzione del Presidio Ospedaliero
Unico di Area Omogenea dell’ASSL Oristano, nessuna competenza ha in
merito ai rapporti contrattuali e organizzativi del Servizio di
Continuità Assistenziale.
Si invitano, pertanto, ATS e ASSL Oristano a chiarire pubblicamente
i termini della ripresa dell’attività del Primo soccorso del
Presidio ospedaliero di Ghilarza senza coinvolgere figure
professionali estranee a tale servizio.
Anna Rita Ecca – (Responsabile Area Convenzionata)
Mercoledì, 14 agosto 2019
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